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Archive for settembre 2008

Per sottolineare la ciclicità della vita con tutte le sue gioie e i dolori, vi avviso che non ci saranno nuovi post per almeno 3 settimane, perchè vado in America per il matrimonio del mio amato fratellino Francesco(meglio dire “fratellone”, data la mole..). Questo è un giorno che attendiamo con tanta gioia e so che mi accompagnerete con i vostri auguri. Questa è la prova che, nella vita di una famiglia e degli individui, ci possono essere tante cose, brutte e belle. Ora è il tempo della festa. 🙂

Per non lasciarvi “orfani”, riprendo un testo che ho trovato, girovagando nella “rete”, scritto da una mia omonima, psicologa di mestiere.. Cliccate sul titolo del suo blog, dove troverete tante cose importanti per tutti noi.

Dal Blog “Per chi ha perso l’anima” di Maria Pia

Nel libro di Qohelet si legge al capitolo 3 :
“ Per tutto c’e’ il suo momento , un tempo per ogni cosa sotto il cielo:
tempo per nascere, tempo per morire
tempo di piantare, tempo di sradicare
tempo di uccidere, tempo di curare
tempo di demolire, tempo di costruire
tempo di piangere, tempo di ridere
tempo di lutto, tempo di allegria
tempo di gettare, tempo di raccogliere
tempo di abbracciare, tempo di allontanarsi
tempo di guadagnare, tempo di perdere
tempo di conservare, tempo di gettare
tempo di stracciare, tempo di cucire
tempo di tacere, tempo di parlare
tempo di amare, tempo di odiare
tempo di guerra, tempo di pace. ( Qohelet, 3, 1-8)

Riflettendo sul tempo pensavo quanto sia importante tra un tempo e l’altro, il tempo dell’attesa, e quanto questo sia, per la mente un momento importante. Lungo tutta la Bibbia spesso le esperienze piu’ dolorose ma costruttive passano attraverso un tempo di attesa. Il bambino impara a tollerar le frustrazioni, aspettando per la soddisfazione di un suo bisogno. Il tempo dell’attesa e’ il tempo del “ sapere aspettare il tempo giusto”, tempo di dire e fare cose, di parlare, di soddisfare un bisogno, di ricevere una gratificazione, di sopportare una frustrazione. L’attesa puo’ essere snervante, ma puo’ essere un momento di grande riflessione, ed e’ un pilastro fondamentale per la nostra mente. Il tempo per nascere e’ il tempo per nascere e non per morire, il tempo di piantare e’ il tempo di piantare e non di sradicare. Cosa succede se non colgo i tempi? Se quando e’ tempo di amare odio, se non colgo i segni? E come si fa a cogliere i segni giusti che mi indicano che tempo e’ per me? Ovvio che piu’ si e’ in contatto con la propria essenza profonda, piu’ si e’ in grado di capire cosa sto vivendo in un determinato momento della mia vita. Piu’ faccio una reale e autentica esperienza di me e piu’ divento consapevole. Ma che cosa e’ la consapevolezza? Perls, parlava di awareness, consapevolezza ovvero “ una comprensione che viene dal contatto non filtrato, con l’esperienza” ( A. Ferrara).

Dunque piu’ sono Io, piu’ vivo la naturalezza del mio essere, piu’ sono in contatto con la mia saggezza naturale, piu’ ho la possibilita’ non tanto di cogliere i tempi giusti ma di lasciare che le cose accadano nella loro spontaneita’ e di conseguenza se e’ tempo di piangere, piango, se e’ tempo di conservare, conservo, se e’ tempo di sradicare, sradico, se e’ tempo di morire, muoio. Questo significa che se io non faccio resistenza, ma accetto cio’ che accade come il giusto tempo per ogni cosa, mi immetto in quella corrente naturale che mi porta “verso” le esperienze senza troppo spreco di energie. Non fare resistenza significa che io mi predispongo ad accettare la frustrazione dell’attesa che diventa costruttiva nel momento in cui mollo la presa e lascio andare sapendo che c’e’ una saggezza di fondo che mi guida verso la giusta soluzione. “

Le vie della saggezza danno come presupposto, per la cessazione della sofferenza, la comprensione profonda che tutto cio’ che viviamo e’ impermalente. Non possiamo fermare i momenti del nostro vivere. Stare nel processo vuol dire mollare la presa e lasciare andare gli attaccamenti esasperati….” ( A. Ferrara)

Bibliografia: “Le voci della Gestalt” a cura di Antonio Ferrara e Margherita Spagnuolo Lobb, Edizioni Franco Angeli, 2008.

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